Biografie dei principali scienziati

Galileo Galilei

15 febbraio 1564 (Italia) – 8 gennaio 1642 (Italia)

Fisico, astronomo e matematico italiano, è uno dei maggiori scienziati di tutti i tempi, fondatore della scienza moderna basata sul metodo sperimentale.

 

Avviato dal padre agli studi di medicina, Galilei mostra invece interesse per la matematica e la fisica. Nel 1589 ottiene la cattedra di matematica all’Università di Pisa; nel 1592 riceve lo stesso incarico all’Università di Padova, dove resta per 18 anni.

Grazie a un cannocchiale da lui perfezionato, compie importanti scoperte astronomiche (tra cui i moti della Luna, la vera natura della Via Lattea, i satelliti di Giove), che considera prove inconfutabili a favore del modello eliocentrico. Descrive le sue osservazioni nell’opera Sidereus Nuncius (1609), suscitando apprezzamenti ma anche polemiche da parte delle autorità ecclesiastiche e dei seguaci della dottrina aristotelica.

Nel 1611 Galilei si reca a Roma per presentare le sue scoperte ai gesuiti docenti presso il Collegio Romano, considerati tra le maggiori autorità scientifiche del tempo. La Congregazione del Sant’Uffizio comincia a intravedere quali conseguenze possono avere gli sviluppi di questi studi sulla concezione generale del mondo e sui principi della teologia tradizionale e nel 1616 invita Galilei ad abbandonare le teorie copernicane. Lo scienziato mantiene un atteggiamento prudente fino al 1622, anno in cui pubblica il Saggiatore: in quest’opera mette in ridicolo coloro che si oppongono alle nuove teorie scientifiche invocando l’autorità di Aristotele.

Dal 1624 al 1632 lavora a Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, in cui mette a confronto le teorie dell’epoca sulla cosmologia, con il chiaro intento di dimostrare la superiorità del sistema eliocentrico. Inevitabile la reazione ostile della Chiesa: le copie vendute vengono sequestrate e nel 1633 Galilei deve recarsi a Roma per sostenere un processo. Lo scienziato, ormai anziano e malato, viene ritenuto colpevole di eresia e, per evitare la tortura, abiura le proprie idee astronomiche.

Confinato nella propria villa ad Arcetri, vicino Firenze, con il divieto di vedere nessuno all’infuori dei familiari, Galilei riesce ancora, nonostante la cecità incipiente, a scrivere e a dedicarsi a esperimenti scientifici. Nel 1638 pubblica Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attinenti la mecanica e i moti locali, in cui descrive le leggi che regolano il moto dei corpi.

Galilei è sepolto a Firenze, nella chiesa di Santa Croce, vicino ad altri grandi fiorentini. Nel 1992 la Chiesa ha riconosciuto la sua grandezza e lo ha assolto dall’accusa di eresia.

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