Emily Dickinson

La vita

Opere e temi

Stile

Gallery

© Istituto Italiano Edizioni Atlas

La vita

Emily Elizabeth Dickinson, nata nel 1830 e morta nel 1886, trascorse l’intera sua vita, apparentemente priva di eventi significativi, nel villaggio puritano di Amherst, nel Massachusetts, divisa tra le cure domestiche, il giardino, l’assistenza alla madre e le comuni incombenze di una signorina di buona famiglia (suo padre era l’avvocato Edward Dickinson, uno dei notabili del villaggio). Significativi per lei furono l’incontro con il reverendo Charles Wadsworth, suo maestro spirituale, avvenuto a Philadelphia nel 1855 durante uno dei rarissimi soggiorni fuori di Amherst, e la successiva forzata separazione da lui. All’età di trentadue anni Emily scelse l’isolamento quasi assoluto, vivendo di fatto da reclusa il resto dei suoi anni, di cui gli ultimi interamente vestita di bianco, tanto da essersi meritata l’appellativo di lady in white, ‘dama bianca’. La casa paterna diventò per lei simbolo di quella sicurezza e pace interiore che non riusciva a trovare altrove. Coltivava tuttavia un’intensa corrispondenza affettiva con i familiari e quella epistolare con numerosi amici. Separata dal mondo, si immerse nella natura, nella meditazione e nello studio. Il suo strumento di comunicazione elettivo restò comunque la poesia, che fu la compagna di tutta la sua vita, nella quale trasfuse continuamente i suoi mutevoli stati d’animo.

Opere e temi

Emily Dickinson in vita pubblicò solo sette componimenti. Sosteneva infatti che Mette all’asta la Mente / chi la dà alla stamperia. Dopo la sua morte, la sorella Lavinia, “Vinnie”, trovò nei cassetti di Emily, rilegate in fascicoletti, ben 1775 poesie, che vennero pubblicate in varie edizioni. Tutti i suoi componimenti sono oggi riuniti nella raccolta Poesie. La poesia della Dickinson non fu accettata facilmente dalla cultura americana dell’Ottocento, perché troppo diversa dalle tendenze dominanti in quel tempo. Infatti i suoi versi muovono dalle immagini e dai sentimenti, e sono contrassegnati da una minuziosa attenzione alle parole e ai suoni, piuttosto che alle tradizionali regole metriche. Temi dominanti sono l’amore e la morte, la natura magica, la ricerca tormentata di Dio. Particolare il suo rapporto con il soprannaturale: cresciuta in un ambiente puritano rigidamente moralista, si ribellò sempre all’idea di professare “ufficialmente” la religione cristiana; tuttavia, un’ansia mistica, un desiderio di purificazione e di perfezione e la ricerca continua di Dio percorrono tutta la sua poesia. Solo con il trascorrere degli anni critici e lettori cominciarono ad apprezzarne la forza e la modernità della poesia della Dickinson che oggi è considerata tra più raffinati lirici moderni.

Stile

I componimenti poetici di Emily Dickinson sono generalmente brevi, caratterizzati da un uso limitato della punteggiatura, fatta eccezione per i trattini, che la poetessa inserisce frequentemente per spezzare le frasi, simulando in un certo senso il ritmo del respiro, e dall’uso frequente della lettera maiuscola per dare enfasi a determinate parole. Anche se non tutte le poesie seguono uno schema regolare di rime, sono frequenti rime e assonanze e anche alcune figure di suono, soprattutto l’anafora e l’allitterazione. Spesso la Dickinson ricorre a immagini concrete per delineare concetti astratti (attraverso similitudini, metafore o allegorie), con il risultato di produrre una poesia apparentemente semplice, i cui significati profondi sono invece complessi. Tutti questi aspetti rendono la poesia di Emily Dickinson estremamente moderna.

 

Ritratto della poetessa Emily Dickinson in età giovanile.

Il padre di Emily, Edward Dickinson, che ebbe importanti incarichi presso il Tribunale Generale del Massachusetts, il Senato dello Stato e la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

La casa nella quale Emily Dickinson trascorse gran parte della sua vita, ad Amherst in Massachusetts.

L'attrice Julie Harris in una rappresentazione teatrale del 1981 sulla vita della poetessa Emily Dickinson.