3di: di tutti, dinamica, digitale

3di come didattica di tutti, dinamica, digitale
Per i corsi 2019 dedicati alla Scuola Secondaria di Primo Grado, Atlas inaugura la metodologia 3di, la didattica a 3 dimensioni.
Cosa significa? Significa aver pensato un progetto unitario e aver studiato un metodo innovativo ed efficace per arrivare nelle classi con un libro che sappia valorizzare le differenze e che sia veramente inclusivo: «un libro per tutti».
 
 
 
Supportato dall’evoluzione degli studi pedagogici e dalle più aggiornate acquisizioni delle neuroscienze, il progetto didattico di Atlas rivoluziona la filosofia dell’inclusione perseguita dai libri di testo fino a questo momento.
Nei libri 3di, le tre dimensioni della didattica procedono di pari passo, una accanto all’altra, paragrafo dopo paragrafo. In questo modo, tutte le intelligenze e i diversi stili cognitivi sono valorizzati e sollecitati.
 
Com’è fatto un libro 3di?
In ogni paragrafo, cioè in ogni unità minima del testo, tutti gli studenti seguono un percorso graduale che crea solide basi, porta al cuore della materia e forma le competenze generali e disciplinari.
La didattica di tutti, per mettere a fuoco le questioni fondamentali del capitolo, con un taglio induttivo e il supporto di strumenti grafici e visuali.
La didattica dinamica, per entrare nel cuore dell’argomento, scoprendo i processi più articolati e gli aspetti complessi dei fenomeni.
La didattica digitale, parte integrante del metodo e ancorata al testo in pagina, per coinvolgere la classe, attivare le competenze e dare spazio ai diversi sensi e alle diverse intelligenze.
 
Allora tutti i libri sono uguali?
Tutti i libri hanno alla radice una visione pedagogica organica e innovativa, la didattica 3di, e condividono per questo alcuni tratti essenziali, volti ad avvicinare e accompagnare lo studente nel suo percorso. Necessariamente, questo metodo non può che declinarsi in modo diverso da materia a materia, poiché ogni disciplina ha bisognicontenuti e approcci di lavoro specifici.
 
Tre madrine d’eccezione
A sostegno della didattica 3di, tre madrine d’eccezione: Franca StoraceAnnapaola Capuano e Luciana Ventriglia, studiose di didattica e inclusione, formatrici AID (Associazione Italiana Dislessia) e, al tempo stesso, insegnanti che operano da anni sul campo con i ragazzi. Nelle loro parole, il 3di saprà «rivoluzionare la filosofia dell’inclusione».