Biografie dei principali scienziati

Mendel Gregor Johann

20 luglio 1822 (Repubblica Ceca) – 6 gennaio 1884 (Repubblica Ceca)

Monaco, naturalista e matematico, è considerato il fondatore della genetica, avendo fornito una spiegazione scientifica delle regole che governano la trasmissione dei caratteri ereditari.

 

Figlio di contadini, fin da bambino lavora come giardiniere ma a vent’anni entra nel monastero di San Tommaso a Brunn (l’odierna Brno) e si può dedicare alle sue materie preferite, laureandosi infine in biologia e matematica. Nel 1847 è ordinato sacerdote e nel 1851 si reca a Vienna per frequentare l’Università imperiale, dove apprende le regole del calcolo combinatorio e le tecniche di impollinazione artificiale. Nel 1853 torna a Brno come professore di fisica, matematica e biologia; si dedica anche all’orto del monastero, dove può impiegare le tecniche di coltivazione apprese da ragazzo e a Vienna. In questo orto la sua attenzione è attratta da alcuni caratteri alternativi presenti nelle piante di pisello (il Pisum sativum). Nei sette anni successivi coltiva circa 28 000 piante di questa specie e le incrocia tra loro per comprendere come avviene la trasmissione dei caratteri. Impiega altri due anni per elaborare i dati e organizzarli sotto forma di ipotesi, note oggi come leggi dell’ereditarietà di Mendel.

Mendel raccoglie i risultati delle sue ricerche nel saggio Esperimenti sugli ibridi delle piante e le presenta nel 1865 alla Società di storia naturale di Brno, senza però suscitare negli scienziati l’interesse che sperava.

Divenuto abate nel 1868, Mendel deve occuparsi sempre più delle sorti del suo monastero. Muore senza aver ricevuto alcun riconoscimento per il suo lavoro sulla trasmissione dei caratteri. All’inizio del Novecento alcuni biologi giungono alle stesse conclusioni di Mendel e riscoprono le ricerche condotte dall’abate trent’anni prima. Oggi, in suo onore, lo studio dei meccanismi che presiedono alla trasmissione dei caratteri ereditari viene chiamato genetica mendeliana.

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