Biografie dei principali scienziati

Newton Isaac

25 dicembre 1642 (Gran Bretagna) – 20 marzo 1727 (Gran Bretagna)

Matematico, fisico, astronomo, filosofo naturale, teologo e alchimista inglese, è considerato una delle più grandi menti di tutti i tempi.

 

Di origini modeste, quando ha appena dieci anni Newton riceve un’eredità che gli consente di pagarsi l’istruzione alla King’s School e di proseguire gli studi al Trinity College di Cambridge, dove legge le opere di Copernico, Keplero, Cartesio e Galilei. Per un’epidemia di peste il collegio è costretto a chiudere e Newton torna a casa, dove prosegue con successo gli studi da autodidatta: tra il 1665 e il 1667, poco più che ventenne, inizia a sviluppare il calcolo infinitesimale e getta le basi teoriche dei lavori sulla gravitazione che riprenderà in età matura. Nel 1669 ottiene la cattedra di matematica a Cambridge.

Dal 1670 al 1672 si interessa all’ottica: studia la rifrazione della luce e la natura della luce bianca; avanza l’ipotesi che la luce è composta da particelle e inventa il telescopio a riflessione, per il quale viene invitato dalla Royal Society (la massima accademia scientifica inglese) a fare una dimostrazione.

Negli anni successivi Newton rielabora le prime intuizioni sulla gravità e sulle orbite dei pianeti. Nel 1684 termina di scrivere il trattato De Motu Corporum, contenente le tre leggi della dinamica. Su consiglio del celebre astronomo Edmond Halley, le inserisce in un’opera più ampia intitolata Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, in cui formula anche la legge di gravitazione universale e le leggi del movimento dei fluidi, espone gli studi sulla velocità del suono in diversi materiali e le teorie matematiche sulle derivate e gli integrali. Pubblica i Principia nel 1687 e il successo che riscuotono è enorme.

Nel 1703 Newton è nominato presidente della Royal Society e due anni dopo è investito del titolo di Sir. È sepolto nell’Abbazia di Westminster insieme a sovrani e altri scienziati illustri.

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