Biografie dei principali scienziati

Redi Francesco

18 febbraio 1626 (Italia) – 1 marzo 1697 (Italia)

Medico, naturalista e letterato, ha dimostrato l’infondatezza della generazione spontanea.

 

Dopo i primi anni trascorsi ad Arezzo, Redi si trasferisce con tutta la famiglia prima a Prato (dove consegue la laurea in medicina) poi a Firenze dove trascorre tutto il resto della vita. Dimostra interesse anche per gli studi umanistici: studia le più importanti lingue europee, il greco e l’arabo. Forte di queste diverse esperienze culturali, comincia a frequentare la Corte dei Medici e gli ambienti accademici fiorentini. Nel 1655 viene ammesso all’Accademia della Crusca ed è tra i promotori dell’Accademia del Cimento, la prima società scientifica europea di carattere sperimentale.

Nel 1666 il Granduca Ferdinando II lo nomina Archiatra (medico personale e confidente del granduca), carica che mantiene anche con il successore, Cosimo III. La posizione di scienziato di corte offre a Redi importanti privilegi: ha accesso a una gran quantità di attrezzature e materiale per esperimenti e si può dedicare a tempo pieno agli studi scientifici senza obbligo di insegnamento o costrizioni.

Redi applica il metodo sperimentale alle sue ricerche e definisce una serie di procedure che sono diventate uno standard nella ricerca scientifica.

Nel suo primo testo scientifico, Osservazioni intorno alle vipere (1664), dedicato alla tossicità del veleno delle vipere, è chiara la critica di Redi al principio di autorità e all’ossequio al sapere degli antichi. Con Esperienze intorno alla generazione degli insetti (1668) Redi demolisce la teoria della generazione spontanea, allora generalmente accettata. La ricerca sulla generazione dei viventi lo porta a studiare anche i vermi parassiti dell'uomo e di molti animali; raccoglie le sue conclusioni in Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi (1684), che è considerato il primo trattato di parassitologia.

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