La pittura romanica. La lezione digitale

La pittura romanica fiorì nell'Europa occidentale tra l’XI e il XIII secolo. Prediligendo temi sacri e soggetti religiosi, le opere pittoriche romaniche erano spesso integrate nell’architettura delle chiese. Le rappresentazioni, stilizzate e simboliche, avevano l’obiettivo di comunicare messaggi spirituali e educativi a una popolazione prevalentemente analfabeta.

 

Chiarirsi le idee. Arte, sacralità e spiritualità

Tra l’XI e il XIII secolo gli spostamenti degli artisti e la circolazione delle miniature dà vita a un crocevia culturale dove le influenze della pittura bizantina e paleocristiana convergono, plasmando un linguaggio artistico unico.

La pittura su tavola: caduta in disuso nell’Alto Medioevo, la pittura su tavola tornò in auge dal XII secolo nell’Europa cristiana. I dipinti religiosi seguivano quattro principali tipi iconografici: la grande croce dipinta (con le iconografie del Christus triumphans e del Christus patiens), la Madonna con il Bambino, la Maestà e la pala agiografica, con episodi della vita di un santo.

La pittura ad affresco: grazie all’immediatezza comunicativa e al costo di realizzazione inferiore a quello dei mosaici, la pittura ad affresco si affermò dall’XI secolo, riempiendo gli interni delle chiese romaniche di cicli pittorici.

I cicli musivi: in età romanica il mosaico parietale risentì della tradizione paleocristiana e bizantina. L’uso di questa tecnica, dai costi elevati, prevalse in centri di prestigio quali Venezia, Roma e la Sicilia normanna.

La miniatura: le decorazioni miniate arricchivano i testi sacri e, a partire dal XIII secolo, anche testi laici (quali cronache e romanzi cavallereschi). In Italia, un importante centro di produzione fu lo scriptorium dell’Abbazia di Montecassino.

 

Fai il punto sulla pittura romanica: caratteri, autori e opere, con  la presentazione multimediale. 
A che punto sei? Mettiti alla prova con il test interattivo.   Durata del test: 10 minuti
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Dentro l'opera. Mosaici del Duomo di Monreale

Situato nei pressi di Palermo e edificato tra il 1172 e il 1185 per volere di Guglielmo II, il Duomo di Monreale ospita un manto musivo di 7500 metri quadrati. Episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento sono narrati con una vivida intensità cromatica e una cura per il dettaglio entro centotrenta grandi riquadri.

Il catino absidale ospita il Cristo Pantocratore, che benedice con la mano destra secondo l’uso greco-ortodosso, con il pollice a contatto con mignolo e anulare (in rimando al dogma della Trinità). La figura solenne emerge da una larga distesa d’oro e la sua maestosità è esaltata dalle sue dimensioni rispetto alle altre figure.

 
Esplora l’interno del Duomo attraverso l'immagine a 360°, poi mettiti alla prova con il test interattivo.
 Durata dell'attività: 20 minuti
 
 
 
 
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