Fai sbocciare la poesia: Giovanni Pascoli

Marzo è il mese della poesia! Per l'occasione, Atlas mette a disposizione una lezione digitale su Giovanni Pascoli con video, analisi del testo e attività per avvicinarsi alla poesia e prepararsi progressivamente alle competenze richieste all'Esame.

 


Giovanni Pascoli, il nido: una metafora per sempre

Video su Giovanni Pascoli. Guardalo e mettiti alla prova con il test.
Per l'insegnante: è possibile modificare il Modulo e condividerlo nelle proprie Classroom. Clicca qui per prelevare il Modulo e copiarlo nel tuo Drive >> 
☉ Durata del video: 3 minuti       Durata dell'attività: 20 minuti
 
 
 

Chiarirsi le idee. Pascoli: l'autore, le opere, la poetica

Approfondisci e ripassa gli aspetti principali della biografia e della produzione di Giovanni Pascoli con la lezione interattiva e con la pillola di letteratura.
☉ Durata della lettura: 30 minuti 
 
 
 
Un'idea in più? Stampa la prima pagina della pillola e usala come “segnalibro intelligente” per un ripasso sempre a portata di mano.
In formato grande, può diventare un cartellone da appendere in classe.
  Durata dell'attività creativa: 15 minuti
 

Non perdere il segno. Il contesto storico-culturale

Il clima politico dell'Italia del secondo Ottocento e le nuove suggestioni letterarie provenienti dall'Europa influenzano in maniera significativa la vita e l'opera di Giovanni Pascoli.
Approfondisci il contesto storico-culturale nel quale si forma e opera il poeta con la presentazione multimediale.
☉ Durata della lettura: 15 minuti 
 
 
Organizza le informazioni. Ora che conosci i punti fondamentali della biografia e dell'opera di Pascoli, sintetizzali e organizzali in una mappa concettuale, facendo attenzione ad esplicitare i collegamenti con il contesto storico-culturale dell'epoca.
➲ Durata dell'attività: 35 minuti
 

Pascoli innovatore del linguaggio poetico

Pascoli accusa di genericità e di indeterminatezza la poesia italiana nella quale la campagna è stata sempre descritta in modo convenzionale e i poeti si sono limitati a parlare solo di rondini e usignoli, rose e viole, ulivi e cipressi. Le sue liriche, al contrario, offrono un vastissimo repertorio botanico e zoologico: vi troviamo la digitale purpurea, il gelsomino notturno, il biancospino, il vischio, la primula, le prataiole, il croco, le bocche di leone, il pruno, il melo, il pesco, il tasso barbasso... Per quanto riguarda gli animali si va dall’allodola alla cinciallegra, alla calandra, dai bombi alla capinera, dal pettirosso al merlo allo sgricciolo e così via.
La puntigliosa precisione del linguaggio pascoliano non deve essere scambiata per un'esigenza di riproduzione realistica della natura. Essa nasce certamente dal desiderio di offrire una visione il più possibile vasta e varia del mondo naturale, ma anche dall'intuizione che il termine inconsueto spezza e rinnova dall’interno il tradizionale lessico della poesia e diventa mezzo per penetrare il mistero della natura. Ne troviamo un esempio nella poesia L’uccellino del freddo, che fa parte dei Canti di Castelvecchio (1903).  
Leggi le prime due strofe del componimento, nelle quali si riscontrano alcune caratteristiche tipiche del linguaggio pascoliano.
Individua nella poesia:
  • i termini tecnici e inusuali
  • le parole dialettali
  • l'onomatopea
Qual è il suono più ricorrente nel componimento? Quali sensazioni trasmette?
☉ Durata dell'attività: 30 minuti 
 
 

L'opera: materiali per la lezione

Myricae (1891-1903)
Myricae è la prima e la più nota raccolta pascoliana. Il titolo deriva da un verso virgiliano - non omnes iuvant arbusta humilesque myricae, tradotto ‘non a tutti piacciono gli arbusti e le basse tamerici’ - che il poeta pone come epigrafe della raccolta, togliendo la parte iniziale (‘non a tutti’). Scegliendo come titolo Myricae Pascoli intende sottolineare per un verso il tono volutamente basso della sua poesia, simile alle tamerici, umili piante che si elevano poco da terra, per l’altro la tematica della raccolta nella quale l’attenzione si appunta sulle voci dei campi e sul mondo naturale. Alla natura e alla vita di campagna si intreccia il ricordo delle vicende familiari, un’esperienza umana più dolorosa che lieta che il poeta rievoca con tristezza e sgomento. Nei lutti che hanno colpito la sua famiglia egli vede infatti il segno di una società feroce e disumana alla quale contrappone la natura, madre dolcissima e confortatrice.
Leggi e analizza i tre componimenti tratti dalla raccolta, dopodiché svolgi le attività proposte.
 ➲  Durata della lezione: 50 minuti
 
 
 
A gruppi - Divisi in gruppi analizzate una delle poesie proposte. Individuate tutte le figure retoriche presenti e organizzatele in una tabella distinguendo tra figure di suono, figure di posizione e figure di significato. Qual è la tipologia più utilizzata dal poeta?
Utilizzate quindi i testi delle tre liriche per comporre una nuvola di parole: quali sono i termini più ricorrenti? A quale campo semantico rimandano?