Il Postimpressionismo. La lezione digitale

L'espressione Postimpressionismo indica la fase storico-artistica della pittura europea compresa tra l'ultimo decennio dell'Ottocento, quando ormai la pittura impressionista ha esaurito la sua spinta innovativa, e il primo decennio del Novecento, quando si affermano le prime Avanguardie artistiche.
Sotto quest'etichetta si riuniscono esperienze diverse: nuovi movimenti (Neoimpressionismo, Simbolismo e Divisionismo italiano), pittori come Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vincent van Gogh, scultori come Auguste Rodin e Medardo Rosso.
Li accomuna  l'esigenza di liberarsi sia dei dettami dell'arte accademica sia del naturalismo del linguaggio impressionista, basato sul lavoro en-plei air: per vie differenti, orientate a dare spazio alla dimensione emotiva, a quella concettuale o a un approccio di stampo analitico e scientista, le lore ricerche segnano il definitivo superamento dell'arte come imitazione della realtà e aprono il terreno alle Avanguardie artistiche. 

 

 
Chiarirsi le idee. Il Postimpressionismo: nuove tendenze e grandi autori
L'Impressionismo fu una corrente artistica che si sviluppò e conobbe il suo apice nella seconda metà dell'Ottocento. I suoi membri, dopo una fase di successo e consacrazione della pittura impressionista, si diradarano, alcuni per divergenze artistiche, altri perché si trasferirono lontano da Parigi, città fulcro del movimento, ponendosi il problema di come dare consistenza alla fugacità dell'impressione.
È di fronte al disfacimento dell'integrità di questo movimento che si colloca la nascita del cosiddetto Postimpressionismo. Gli artisti che, pur con personalità diverse, si muovevano prima come un gruppo unitario, iniziarono a prendere ognuno una propria strada, mentre nuovi filoni di ricerca si affacciavano. 
Se Georges Seurat e Paul Signac con il Puntinismo guardarono alla scienza del colore e della visione come strumento per una più puntuale resa della realtà, Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vicent van Gogh superarono definitivamente la raffigurazione mimetica della realtà in favore di uno sguardo soggettivo che sapesse tradurre il senso profondo dello cose, ciò che permane nella mente o nell'animo, andando oltre alla alla fugacità dell'impressione che era stata invece centrale per la generazione artistica immediatamente precedente alla loro. 
 
Fai il punto sul Postimpressionismo: caratteri, autori e opere, con  la presentazione multimediale. 
A che punto sei? Mettiti alla prova con il test interattivo.   Durata del test: 10 minuti
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Dentro l'opera. Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte 

 

Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte è il grande capolavoro realizzato tra il 1884 e il 1886 da Georges Seurat. Frutto di un intenso lavoro preparatorio, composto di studi eseguiti dal vero e realizzazione in atelier, il dipinto fu esposto all'ultima mostra degli Impressionisti, nel 1886. 
L'opera riflette lo stile del Puntinismo: attingendo agli studi scientifici dell'epoca sul colore, applicati alla pittura, Seurat divide i colori nelle componenti primarie e li accosta al proprio complementare, in una miriade di piccolissime pennellate puntiformi. Il luogo dove il colore si mescolava non era più, dunque, la tavolozza dell'artista, ma l'occhio dell'osservatore. 

Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte ritrae un prato popolato da circa quaranta figure, disposte da sole, a coppie o a gruppi di tre, di spalle o di profilo, distese, sedute ad angolo retto o verticali come colonne. Attraverso una composizione geometrica ortogonale, Seurat crea uno scenario teatrale in cui le figure vengono inserite come rigidi manichini.
La rappresentazione di questo pomeriggio di svago della borghesia cittadina, contiene una vena ironica nei confronti di una società eccessivamente formale, imprigionata dai suoi meccanismi, come le figure di quel prato verde nei propri abiti.

 
Guarda il video con l'analisi dell'opera, poi mettiti alla prova con il test interattivo.
☉ Durata dell'attività: 20 minuti
 
 
 
 
 
Dentro l'opera. Vincent van Gogh, La notte stellata

 

La notte stellata, dipinta nel 1889 da Vincent van Gogh, è una delle opere più note e riprodotte dell'artista olandese.

Il contesto in cui viene realizzata l'opera è quello dell'ospedale psichiatrico di Saint-Rémy de Provence, in cui Van Gogh viene ricoverato in seguito a una forte crisi psichica. Dalla finestra dell'ospedale, il cielo notturno di quel giugno del 1889 si riproduce sulla tela, permettendo però di scorgere non solo un paesaggio naturale, quanto quello interiore dell'artista.

Sull'azzurro diffuso si agitano vortici che si scontrano, mentre la luna e le stelle vibrano di luce nei loro aloni concentrici. La coppia di colori complementari azzurro-giallo accende il cielo di forme sinuose e dilatate, amplificate dalle pennellate circolari. In questo scontro cromatico e di forme, traspare lo stupore e l'angoscia di Van Gogh, così come la sua adesione completa al paesaggio, che così bene riflette il travagliato mondo interiore dell'artista.

 
Guarda i due video con le analisi delle opere, poi mettiti alla prova con i test interattivi.
☉ Durata dell'attività: 20 minuti
 
 

 

 


Un passo in più. Teorie scientifiche e orientalismo
 
  • Approfondisci i principi delle letture scientifiche sulle teorie dei colori cui si è ispirato Seurat (trattati di Blanc, Chevreul, Sutter, Rood) e analizza anche le idee del teorico del puntinismo Félix FénéonProduci un breve testo in cui sintetizzi i punti principali delle teorie provando a fare un confronto tra la tecnica usata da Seurat nella Grande Jatte e quella adoperata da Van Gogh ne La notte stellata.
  • Grazie alla diffusione di stampe di opere giapponesi in Europa molti artisti postimpressionisti trovano ispirazione per alcune delle loro opere. Van Gogh, ammiratore delle opere del Sol Levante, era attratto dai colori e dalle stesure piatte e ampie; Toulouse-Lautrec trasse il suo tratto grafico, dalle stampe giapponesi, cambiando radicalmente il linguaggio della grafica pubblicitaria; Paul Gauguin ricercò repertori figurativi giapponesi perché non contaminati dal canone occidentale.
    Osserva le loro opere online, approfondisci i modelli giapponesi che hanno ispirato gli artisti postimpressionisti e crea una presentazione multimediale che metta a confronto le opere occidentali con gli originali giapponesi che sono stati fonti di ispirazione.