I protagonisti del Barocco romano. La lezione digitale

Il Barocco romano è noto per la sua teatralità, il dinamismo e l’uso straordinario della luce e delle ombre, che contribuirono a creare un’arte sia intensamente spirituale sia estremamente ornamentale. Fu un periodo artistico ricco e sfaccettato, che vide emergere molti talentuosi artisti che operarono in particolare nella città eterna grazie al mecenatismo papale. Tra i protagonisti di quest’epoca artistica ricordiamo Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini, Pietro da Cortona, ma anche gli stranieri Nicolas Poussin e Claude Lorrain.

Chiarirsi le idee. Grandiosità e magnificenza nella Roma dei papi

Il Barocco romano è un periodo artistico straordinario che ha visto la fioritura di talenti eccezionali nel XVII secolo. Uno dei protagonisti principali è Gian Lorenzo Bernini, scultore, architetto e scenografo che ha definito i valori estetici della Roma barocca. Nelle sue sculture, tra cui i celebri David, Ratto di Proserpina e Apollo e Dafne, Bernini coglie i personaggi in un momento transitorio, culminante e fuggevole, immortalato dall’artista nel suo fluire. In opere come il Baldacchino di San Pietro e la Cappella Cornaro ha portato all’estremo la fusione degli effetti espressivi di scultura e architettura.

Francesco Borromini è un’altra figura cardine del periodo, celebre per opere come la Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza e il rifacimento di San Giovanni Laterano. Con il suo linguaggio “drammatico” e carico di tensione ha dato vita a strutture caratterizzate da una continua dialettica di pieni e vuoti, dovuta all’alternarsi di superfici concave e convesse.

Tra i grandi del Barocco romano ricordiamo poi Pietro da Cortona, che oltre alle sue opere architettoniche come la Chiesa di Santa Maria della Pace, è noto per il suo illusionismo prospettico e le sue quadrature, evidenti nel Trionfo della Divina Provvidenza realizzato in Palazzo Barberini.

Carlo Rainaldi ha lasciato invece il suo segno sulla Piazza del Popolo, da lui risistemata su commissione di papa Alessandro VII.

In pittura, il filone classicista secentesco riporta i temi e il linguaggio alla tradizione antica. Massimo esponente della tendenza classicista è stato Nicolas Poussin, pittore francese vissuto a Roma. Claude Lorrain si è invece distinto come grande interprete della pittura di paesaggio.

 

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Dentro l'opera. Il David di Bernini

La scultura del David realizzata da Gian Lorenzo Bernini tra il 1623 e il 1624 è una delle opere più iconiche del Barocco, nella quale l’artista rovescia radicalmente l’iconografia tradizionale dell’eroe. Questa straordinaria opera d’arte cattura il giovane eroe biblico, armato di fionda, nell’atto di scagliare una pietra contro il gigante Golia: il giovane è colto nel momento di massima tensione dell’azione. I dettagli del muscolo teso e l’espressione concentrata sul volto del protagonista creano un senso di movimento: David dà l’impressione di stare per balzare in direzione dello spettatore, che si trova nella posizione del nemico. La statua evade così dai confini naturali della propria forma ed entra in rapporto immediato con l’ambiente e con chi la osserva.

 

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Dentro l'opera. Piazza San Pietro di Bernini

Nel 1656 papa Alessandro VII assegnò a Gian Lorenzo Bernini il compito di sistemare l’assetto di Piazza San Pietro sia per dare alla piazza una sistemazione proporzionata alla Basilica (tenendo però conto degli elementi preesistenti), sia per garantire uno spazio funzionale alle esigenze della liturgia e del cerimoniale pontificio. Bernini trovò una soluzione innovativa sotto molti punti di vista: realizzò due piazze attigue, una di forma ovale, costituita da due emicicli ellittici colonnati, e una trapezoidale più piccola, i cui lati divergono verso la chiesa. La forma ellittica e la trasparenza del colonnato consentirono a Bernini di dar vita a uno spazio chiuso (delimitato dai due emicicli) e contemporaneamente aperto.

 
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