Il Dadaismo. La lezione digitale

Il Dadaismo è stato un movimento artistico e culturale fondato durante la Prima Guerra Mondiale, noto per la sua natura provocatoria e anti-razionale. Nato come reazione alla logica tradizionale e al conformismo sociale, il Dadaismo rappresenta una sfida diretta all’establishment artistico e alla società borghese di inizio Novecento.

Chiarirsi le idee. Un'arte “antiarte

Il Dadaismo è la più radicale tra tutte le Avanguardie storiche: è contro la guerra, le istituzioni e i valori tradizionali e promuove una vera e propria “antiarte”. I Dadaisti ampliano le possibilità espressive dell’arte sperimentando una notevole quantità di materiali e tecniche, legittimando come arte quasi ogni tipo di azione ed eliminando i confini tra discipline diverse.
Zurigo, in Svizzera, una città chiave per lo sviluppo del movimento. Qui, nel 1916, un gruppo di artisti e intellettuali, tra cui Tristan Tzara, Marcel Janco e Hugo Ball, si riunisce al Cabaret Voltaire, un locale notturno, per esplorare nuove forme di espressione artistica.

In Germania il Dadaismo assume accentuate connotazioni politiche. Il primo centro tedesco del Dadaismo è Berlino (1917): qui i protagonisti sono Hannah Höch, Raoul Hausmann e John Heartfield, che prendono di mira la classe dirigente deformandone l’immagine in fotomontaggi e collage. Nel 1919 nasce un gruppo dadaista anche a Colonia attorno alle figure di Hans Arp e di Max Ernst, che danno vita a opere collettive scherzose e dissacranti; nello stesso anno, ad Hannover, Kurt Schwitters dà inizio ai suoi “merz”, sperimentando la coincidenza tra arte e vita.

Tra il 1915 e il 1916 nasce il Dadaismo a New York. Il luogo di ritrovo è la Galleria 291 diretta da Alfred Stieglitz, che raccoglie intorno a sé giovani artisti come Francis Picabia, Marcel Duchamp e Man Ray.

 

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Dentro l'opera. Kurt Schwitters, Merzbau

L’opera ambientale più celebre di Kurt Schwitters è il cosiddetto Merzbau. Si tratta di un progetto in costante evoluzione, al quale l’artista lavorò per gran parte della sua vita. L’opera è una sorta di ambiente architettonico in cui Schwitters combina pittura, scultura e architettura per creare una struttura complessa e multidimensionale.

Il Merzbau originale era situato nello studio di Schwitters ad Hannover, in Germania. Partendo da una semplice stanza, Schwitters iniziò ad aggiungere strati di materiali trovati, oggetti di scarto e frammenti di carta e legno. La struttura si estendeva gradualmente attraverso le pareti, il soffitto e il pavimento, creando un labirinto di spazi intrecciati e angoli irregolari. Ogni superficie era ricoperta da una combinazione di elementi figurativi e astratti, dando vita a un ambiente surreale e dinamico. Il processo di creazione del Merzbau era intuitivo e improvvisativo: lavorare all’opera in continuo mutamento permetteva a Schwitters di esplorare liberamente la sua creatività e di sfidare le convenzioni architettoniche e artistiche dell’epoca.

Purtroppo, il Merzbau originale di Schwitters fu distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, ne sono pervenute fino a noi alcune testimonianze fotografiche.

 

Esplora la ricostruzione del Merzbau di Schwitters con l'immagine a 360°, poi mettiti alla prova con il test interattivo.
☉ Durata dell'attività: 20 minuti
 
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