ISBN 9788826815749
La Divina Commedia
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Divina Commedia - Antologia critica
Divina Commedia - Antologia critica
G. Barberi Squarotti, Insegnamenti di valore universale e autobiografia nella Commedia
Giorgio Bárberi Squarotti introduce alla lettura della Commedia evidenziando come il poema si fondi sull’identificazione di Dante-personaggio sia con il singolo uomo sia con l’umanità intera: da ciò la ricchezza di insegnamenti di valore universale racchiusi nell’opera e la minore importanza dei riferimenti autobiografici.
Divina Commedia - Antologia critica
G. Barberi Squarotti, L’allegoria nella Commedia
Giorgio Bárberi Squarotti sottolinea l’importanza dell'allegoria nel capolavoro dantesco, ne chiarisce l’uso da parte di Dante e illustra l’interpretazione che di essa va data con tre esempi fondamentali: Virgilio, Beatrice e la città di Firenze.
Divina Commedia - Antologia critica
G. Barberi Squarotti, La scelta del volgare per la Commedia
Giorgio Bárberi Squarotti si sofferma qui sulle ragioni che inducono Dante a
scrivere la Commedia in volgare ed evidenzia come e perché questa scelta, che pure restringe il pubblico dei lettori rispetto al latino, si debba considerare vincente e coerente con le caratteristiche complessive del poema.
Divina Commedia - Antologia critica
E. Montale, La Commedia e i suoi interpreti
Nel 1965, al congresso tenutosi a Firenze per il settimo centenario della nascita di Dante, Eugenio Montale, poeta e premio Nobel, ha tenuto un ampio discorso finale, successivamente pubblicato. Montale si sofferma su alcune interpretazioni critiche significative del poema, tra cui quelle di Erich Auerbach, Thomas Stearns Eliot e Irma Brandeis.
Divina Commedia - Antologia critica
Inferno, I - G. Ragonese, Le tre fiere
Divina Commedia, Inferno, canto I - Gaetano Ragonese analizza a livello sia letterale sia allegorico e figurale le tre fiere (lonza, leone, lupa) che ostacolano il cammino di Dante.
Divina Commedia - Antologia critica
Inferno, IV - F. Montanari, Il limbo
Fausto Montanari analizza sotto molteplici aspetti il Limbo, presentato
da Dante nel canto IV dell’Inferno, e – facendo riferimento anche ad altri canti e personaggi del poema – evidenzia sia le relative problematiche teologiche e filosofiche sia l’importanza della condizione degli spiriti magni in relazione all’intera Commedia.
Divina Commedia - Antologia critica
Inferno, X - A. Gramsci, Farinata e Cavalcante
Nello stile tipico dei suoi Quaderni del carcere – scritti in prigione e, a volte, con caratteristiche quasi di appunti – il filosofo e uomo politico marxista Antonio Gramsci in più occasioni si sofferma sull’analisi del canto X dell’Inferno dantesco e sulle figure dei suoi protagonisti, Farinata e Cavalcante.
Divina Commedia - Antologia critica
Inferno, XXVI - G. Bárberi Squarotti, L’“esempio” di Ulisse
Giorgio Bárberi Squarotti sostiene che l’Ulisse dantesco è concepito dall’autore come exemplum educativo poiché nel personaggio l’inganno e la frode prevalgono, anche nell’ultima impresa, sul coraggio e sulla sete di conoscenza.
Divina Commedia - Antologia critica
Inferno, XXVIII - U. Bosco, L’episodio di Ugolino e la sua conclusione
Umberto Bosco tocca, in particolare, il tema delle correlazione fra la sorte dei figli di Ugolino e di quelli di Dante, esiliato da Firenze. Lo studioso analizza infine le due possibili interpretazioni delle ultime parole di Ugolino.
Divina Commedia - Antologia critica
Purgatorio, I - M. Fubini, Catone e Cesare nella Commedia
Nel passo critico dedicato alla figura di Catone, protagonista dell’inizio della seconda cantica, Mario Fubini si sofferma soprattutto sull’analisi del rapporto che Dante instaura nella Commedia fra il custode del Purgatorio e Cesare (considerato dal poeta primo imperatore romano); due personaggi che, nella storia antica, furono acerrimi nemici.
Divina Commedia - Antologia critica
Purgatorio, III - W. Binni, La cortesia e il pentimento di Manfredi
Il critico Walter Binni analizza la figura del Manfredi dantesco sottolineandone da un lato la delicatezza e la gentilezza cortese, dall’altro il ruolo di testimone della misericordia divina.
Divina Commedia - Antologia critica
Purgatorio, XXX - H.U. von Balthasar, Beatrice, eterno femminino di bellezza e di bene
Il teologo e studioso von Balthasar punta l’attenzione sulla natura del sentimento che Dante nutre verso Beatrice: esso non ha più nulla di terreno, in quanto è purificato dal viaggio che il poeta sta conducendo nel regno dell’oltretomba e all’interno della sua anima per ritrovare i veri valori della vita umana in cui si fondono – come negli occhi di Beatrice – l’eterno femminino fatto di bene e di bellezza.
Divina Commedia - Antologia critica
Paradiso, XV-XVI - M. Casella, La Firenze ideale di Cacciaguida
Il critico Mario Casella afferma che la rappresentazione nostalgica della Firenze antica – sobria, giusta, ordinata – descritta da Cacciaguida esprime l’ideale politico-sociale di Dante. È ritenuta inoltre evidente l’attribuzione della decadenza di Firenze al contrasto tra Impero e Chiesa.
Divina Commedia - Antologia critica
Paradiso, XXII-XXIII - A. Momigliano, Il paesaggio negli ultimi canti del Paradiso
Momigliano si concentra sullo studio del paesaggio nella Commedia dantesca, dedicando particolare attenzione alle scelte compiute da Dante nell’ultima parte del poema (dal canto XXII, con l’ascesa all’ottavo cielo, in avanti). Nel passo qui proposto, il critico evidenzia i principali strumenti usati dall’autore per esprimere l’ineffabile.
Divina Commedia - Antologia critica
Paradiso, XXXIII - B. Croce, La poesia dell’ultimo canto del Paradiso
Nell’analisi dell’ultimo canto del Paradiso – condotta secondo la sua teoria estetica che distingue nella Commedia i nuclei poetici dagli elementi strutturali – Benedetto Croce individua in una comparazione racchiusa in tre terzine il culmine della bellezza dei versi conclusivi, nei quali predomina il sentimento di gioia per la visione beatificante di Dio.