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Lo storico e filosofo italiano Benedetto Croce (1866-1953) respinge l’interpretazione storiografica secondo la quale la decadenza italiana nel corso del Seicento sarebbe da imputare alla dominazione spagnola.

In questo celebre passo, tratto dal trattato "Sulle condizioni della cosa pubblica in Italia dopo il 1866", il politico ed economista Stefano Jacini si dimostra acuto osservatore dello scollamento tra una classe politica (Italia legale) e le esigenze e i problemi dei cittadini (Italia reale).