Contro ogni criminalità organizzata

Il 21 marzo di ogni anno, in Italia si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Oltre al ricordo di coloro che hanno dedicato, spesso letteralmente, la propria vita alla lotta alle mafie, come i due magistrati palermitani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, questa giornata rappresenta un’opportunità per educare ragazze e ragazzi a una cittadinanza attiva e responsabile, stimolando il pensiero critico e la riflessione su temi di giustizia, legalità e solidarietà. Per l’occasione, Atlas mette a disposizione di chi insegna proposte di lettura e attività per affrontare il tema in classe. I materiali sono a cura di Eleonora Belingheri e Giulia Pellegrini, docenti di Lettere e autrici del corso di Geografia Vie Aperte (Atlas 2024).

Parlare di mafia in classe

La mafia sbanda,

la mafia scolora

la mafia scommette,

la mafia giura

che l’esistenza non esiste,

che la cultura non c’è,

che l’uomo non è amico dell’uomo.

 

Così si apre Per Giovanni Falcone, poesia scritta da Alda Merini in memoria del magistrato palermitano e della sua strenua lotta alla mafia. E forse non potrebbe esserci descrizione più sintetica ma più appropriata per ogni forma di criminalità organizzata. 

Le mafie (sì, al plurale) allontanano le persone dalla bellezza, dall’empatia, dall’aiuto e dal sostegno reciproco, dalla legalità.

Parlare in classe del fenomeno mafioso e imparare a riconoscerne le dinamiche è quindi un passo cruciale nella costruzione di una società libera da ogni forma di violenza e oppressione.
 
Per introdurre l’argomento e iniziare a costruire con ragazze e ragazzi un percorso di educazione alla legalità, abbiamo raccolto alcune proposte di lettura, che spaziano da voci autorevoli come quella di Leonardo Sciascia a linguaggi vicini ai giovani come il graphic novel, e tre film da non perdere.
 
 
 
 

Attiviamoci!

1. Il Cammino della memoria

A gruppi, studentesse e studenti selezionano luoghi simbolici legati alla lotta contro le mafie in Italia (come ad esempio la casa di Peppino Impastato a Cinisi, il luogo della strage di Capaci, o il Parco della Memoria di Palermo). Ciascun gruppo si occuperà di reperire immagini e informazioni sul luogo prescelto. Tutto il materiale raccolto e rielaborato da studentesse e studenti verrà quindi inserito all’interno di un percorso digitale: una volta completato, ciascun gruppo presenterà alla classe la propria tappa in questo “Cammino della Memoria”, spiegando a quali figure della lotta alla mafia si lega e qual è la sua valenza oggi.

 

2. Progetto di scrittura creativa ispirato a una vittima 

Ogni studente e studentessa sceglie, dall’elenco di nomi disponibile sul sito di Libera, una vittima innocente della mafia. Dopo aver ricercato informazioni sulla vita e l’impegno politico e civile di questa persona, ragazze e ragazzi scrivono una lettera immaginaria rivolta direttamente al personaggio scelto: cosa li ha colpiti della storia di questa persona? Perché lo/la considerano un esempio di impegno civile? Cosa resta della sua opera contro le mafie e quali sono i passi ancora da fare? 

 

3. Un flash mob di sensibilizzazione

A gruppi, studentesse e studenti organizzano un flash mob per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta contro le mafie. Ogni gruppo si occupa di un aspetto diverso dell’evento: dalla raccolta delle informazioni alla stesura dei testi (slogan, poesie, infografiche, ecc.), dalla preparazione dei materiali (cartelloni, striscioni, volantini) alla scelta degli spazi nei quali mettere in atto il flash mob. Se il progetto si realizza in un contesto pubblico può prevedere la collaborazione con associazioni locali impegnate nella lotta alle mafie, rendendo così l’attività ancora più concreta e radicata sul territorio.

 

©Atlas 2025 Materiali e attività a cura di E. Belingheri e G. Pellegrini, docenti e autrici del corso Vie Aperte (Geografia per la Scuola Secondaria di primo Grado, Atlas 2024). Coordinamento: S. Gadda. Redazione: G. Baccanelli.
Crediti immagini: Prostock-Studio/iStock; BrianAJackson/iStock
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