Dillo con un albo: La Guerra
Un albo illustrato al mese per accompagnare e stimolare l’interesse di ragazze e ragazze allo studio e all’approfondimento di temi disciplinari e d’attualità, con uno sguardo all’orientamento e all’Educazione civica. La proposta di attivazione e di lavoro è a cura di Eleonora Belingheri e Giulia Pellegrini, autrici del corso di Geografia Vie Aperte (Edizioni Atlas, 2024). La proposta di dicembre è La Guerra (Salani, 2020), di José Jorge Letria e André Letria.
Dillo con un albo: la rubrica
L’albo illustrato, tradizionalmente percepito come un prodotto destinato all’infanzia, rappresenta in realtà uno strumento didattico di grande valore anche per ragazze e ragazzi della scuola Secondaria di Primo Grado. La forza comunicativa delle immagini, unite a testi spesso essenziali e simbolici, permette di attivare processi di lettura multilivello che stimolano la riflessione critica, l’interpretazione e la discussione collettiva.
In una fase delicata come quella della preadolescenza, l’albo illustrato offre a ragazzi e ragazze un linguaggio immediato e inclusivo, capace di coinvolgere anche chi incontra difficoltà con i testi più complessi. Le illustrazioni non semplificano il contenuto, ma aprono varchi interpretativi: consentono di avvicinarsi a temi disciplinari (storia, geografia, educazione civica, scienze) o di attualità (migrazioni, diritti, ambiente) attraverso una mediazione narrativa e visiva che facilita la comprensione senza rinunciare alla profondità.
Dal punto di vista metodologico, l’uso degli albi illustrati si presta a diversi approcci:
- lettura condivisa in classe, con pause di osservazione e discussione;
- analisi guidata delle immagini, utile per sviluppare competenze visive e interpretative;
- attività laboratoriali, in cui il testo diventa stimolo per scrittura creativa, rielaborazioni grafiche, dibattiti o collegamenti interdisciplinari.
Proporre un albo illustrato a studenti e studentesse di questa fascia d’età contribuisce inoltre a ridurre gli stereotipi legati ai generi testuali e a valorizzare la lettura come esperienza plurale, dove parola e immagine dialogano in maniera complementare. È un modo per educare a una cittadinanza culturale più ampia, che riconosce diversi linguaggi come strumenti legittimi per interpretare e raccontare il mondo.
La Guerra, di José Jorge Letria e André Letria
“La guerra è la pace dei forti e la morte dei deboli.”
(José Jorge Letria, La Guerra)
Parlare di guerra significa affrontare uno dei temi più difficili, ma anche più necessari della storia umana. La guerra è un conflitto armato tra popoli, Stati o gruppi, in cui la violenza diventa lo strumento per risolvere contrasti politici, economici, religiosi o territoriali. È un fenomeno antico quanto la civiltà stessa: da sempre, l’umanità ha costruito e distrutto, ha cercato potere e dominio, ma anche difesa e libertà.
La storia dell’umanità può essere letta, purtroppo, anche come una successione di guerre: dalle prime lotte tra città antiche alle guerre mondiali del Novecento, fino ai conflitti che ancora oggi colpiscono molte regioni del mondo. Ogni epoca ha avuto le sue ragioni e le sue giustificazioni, ma il risultato è quasi sempre lo stesso: sofferenza, perdita, distruzione.
Oggi, più che mai, è importante capire che cos’è la guerra: non solo per conoscerne le cause storiche, ma per svelare i meccanismi alla base dei conflitti e capire come costruire strumenti di pace. La guerra non è qualcosa di lontano: anche se a volte accade in luoghi che non vediamo, le sue conseguenze arrivano ovunque, attraverso i media, le migrazioni, le crisi economiche e ambientali.
Parlare di guerra significa anche parlare di scelte, responsabilità e diritti: capire come nascono i conflitti, come si alimentano e, soprattutto, come si possono evitare. Studiare la guerra tuttavia non significa accettarla come inevitabile, ma imparare a riconoscerne le logiche per scegliere il suo opposto: la pace. La pace non è solo assenza di guerra, ma una condizione fatta di rispetto, dialogo e giustizia. È un equilibrio fragile, che richiede impegno da parte di tutti.
Per entrare nel tema con sensibilità e profondità, la lezione propone la lettura dell’albo illustrato La Guerra di José Jorge Letria, con le immagini potenti e poetiche di André Letria.
In questo albo, la guerra non viene descritta con date o battaglie, ma attraverso metafore e immagini che ne mostrano la crudeltà, l’assurdità e le conseguenze sulle persone e sulla natura. Ogni pagina è una riflessione sulla perdita di umanità che la guerra porta con sé, ma anche un invito alla responsabilità e alla speranza.
Le attivazioni per la classe sono a cura di Eleonora Belingheri e Giulia Pellegrini, autrici del corso di Geografia Vie Aperte (Edizioni Atlas, 2024).
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©Atlas 2025 Materiali e attività a cura di E. Belingheri e G. Pellegrini, docenti e autrici del corso Vie aperte (Geografia per la Scuola Secondaria di primo Grado, Atlas 2024). Coordinamento: S. Gadda. Redazione: G. Baccanelli. Immagini: deagreez1/Depositphotos; Mahmoud Sulaiman/Unsplash